Mago Francesco Magoni

Mago (Francesco Magoni) è nato nel 1973 e vive a trento. Di sè e della sua arte dice: “Ciò che tento di esprimere quando prendo colori, tele, fogli e vari materiali che definisco di recupero e che tra loro assemblo e dipingo; è il mio modo di giocare, di sentirmi libero, di contraddirmi, di sentirmi outsider e di vivere per quanto mi è possibile la materia, come solitamente la vive il bambino, l’artista e il folle. Essi sono a mio avviso immersi in una sorta di “ispirazione continua”, dove la curiosità spesso li porta a sviluppare un atteggiamento di osservazione e di scoperta dei più semplici elementi che rappresentano l’ambiente. Come “apprendisti stregoni” assumono il ruolo di provocatori dei fenomeni, si alleano con le forze plasmatrici della natura (fuoco, aria, acqua e terra) e sono iniziati ai loro insondabili segreti, incidendo sul modo d’essere delle sostanze. La madre terra, non fa altro che offrire loro gli elementi e la possibilità di esplorare la propria personalità; l’artista, il bambino e il folle sognano e vivono la materia, materializzando il proprio immaginario. Tento così di offrire forma al mio immaginario, partendo dall’osservazione e dalla sperimentazione degli elementi materiali dimenticati ed abbandonati, che trovo in giro, nei cassonetti, nelle discariche, nelle cantine, negli armadi, ecc. Questa trascurabile ed inutile “dimenticata materia”, per me rappresenta l’“ARKHE’” ovvero l’inizio, il principio e l’origine “TYPOS” della forma, l’iMago-azione mi consente di muovermi dentro e fuori il povero ed inerte materiale che, diviene nel plasmarlo e nel decorarlo un segno vivo della rappresentazione e della forza degli archetipi (antenati, leggende, miti, animali totemici, ecc).

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